Allevamento Shiba Inu a Salerno

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ALLEVAMENTO LA LEGGENDA DEL SAMURAI

Samurai Made in Italy

Allevamento riconosciuto in Giappone dalla Nippo, con il nome di SAMURAI !
Tutti i nostri soggetti sono registrati con pedigree

 

Samurai

 

L'allevamento

L´Allevamento La Leggenda del Samurai è situato nella verde pianura del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è gestito con cura, sacrificio e grande amore verso i nostri piccoli amici a quattro zampe. Dopo anni dedicati a un' altra razza, per puro caso, un giorno ho conosciuto alcuni Shiba e sono rimasto subito colpito dal loro carattere dolce, affettuoso, ma nello stesso tempo forte e determinato, non a caso lo Shiba è definito dagli stessi giapponesi "Piccolo grande Cane".

L'Allevamento

Ho iniziato quindi con una femminuccia di nome Baksia, la quale mi ha dato tante soddisfazioni sia a livello espositivo che personale. Dopo di lei sono arrivati altri Shiba, ognuno di loro particolare e speciale. Insieme abbiamo girato l´Italia raccogliendo tante soddisfazioni, fino ad arrivare ai giorni nostri con Kitano figlio di Baksia, non meno speciale degli altri, anche con lui giriamo l´Italia ottenendo grossi successi.


Tutto questo viene fatto nel rispetto della razza, facendo in modo che la stessa non venga peggiorata, ma migliorata a tal punto da regalarci tanti Shiba sempre più dolci, affettuosi, forti, determinati e belli.





Shiba Inu

Shiba Inu

Informazioni sulla razza Shiba Inu.

Verosimilmente arrivato dalla Cina con i primi occupanti umani, il cane giapponese, come appare dai ritrovamenti archeologici è, fra il 6000 ed il 300 prima di Cristo, già sensibilmente differente dai cani europei della stessa epoca. Per la sua taglia è piccolo e identificabile dalla forma particolare del cranio, come un cane di tipo "Spitz". Le immigrazioni durante il periodo YAYOI (tre secoli prima di Cristo) hanno contribuito a introdurre altre particolarità; i cani arrivati durante questa era hanno fissato un tipo preciso dalle orecchie appuntite e dalla coda arrotolata.

I cani di questa epoca sono utilizzati per la caccia: il daino, l' orso, la piccola selvaggina e gli uccelli erano le prede. La caccia e la selvaggina variano secondo le regioni, la taglia dei cani ugualmente, tuttavia le particolarità restano le medesime. Malgrado una iconografia curiosamente scarsa per il Giappone, il cane accompagna l'uomo nel corso della sua storia: le ore più cupe cominciano con la fine dell'isolamento nipponico, le importazioni delle razze straniere, nel XIX secolo, si fanno frequenti e il cane locale ha pericolosamente tendenza a scomparire. La reazione dovrà attendere l'inizio del nostro secolo. Parallelamente a un movimento nazionalista di conservazione dell'identità giapponese, alcuni cinofili intraprendono un censimento minuzioso dei cani nativi UI-INU). La classificazione geografica delle differenti razze di cani Giapponesi risale a questa epoca: il cane di Akita, lo Shikoku, l'Hokkaido, ecc...

Lo Shiba invece non è nominalmente collegato a una regione, secondo le interpretazioni, Shiba può significare piccola taglia o cane della boscaglia. Lo Shiba contemporaneo trova le sue origini dalla riunificazione di diverse antiche razze, presenti in molte prefetture come Fukushima, Niigata, Gumma, Yamanashi, Nagano e Gifu, che erano sensibilmente differenti a seconda delle regioni, nella taglia, nel colore e nella morfologia. Queste razze indigene di piccola taglia sono state raggruppate sotto il nome di Shiba dal Dottor Saito. La creazione nel 1932 di "NIHON KEN HOZONKAI" chiamato anche "NIPPO" (Associazione per la conservazione del cane giapponese) produce il riconoscimento dello Shiba da parte del governo Giapponese come "Monumento Nazionale" nel 1936.

Grazie a questo riconoscimento si pensa che la razza sia ormai fuori pericolo, ma la Seconda Guerra Mondiale con il suo strascico di orrori arriva ancora una volta a farla quasi estinguere. È a partire dal 1948, con la ripresa delle attività di NIPPO, che gli allevatori giapponesi raccolgono le superstiti linee di sangue per ristrutturare e salvare la razza. Lo Shiba moderno è nato.

Attualmente, lo Shiba continua a essere uno dei favoriti nel suo paese, è presente in città come in campagna ed è considerato comunemente come cane da compagnia. Il tradizionalismo, l'ultra nazionalismo di certi allevatori sono altrettanti ostacoli da superare per importare uno Shiba di buona selezione. Tuttavia il paziente lavoro di relazioni e conoscenze da accesso per i più testardi all'ottenimento di soggetti di qualità. Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Australia, è una delle razze di successo e la crescente popolarità moltiplica i felici proprietari di questo seduttore nato. Non è ancora così sul continente europeo; poco a poco lo Shiba punta timidamente il suo muso sotto i nostri cieli. La Scandinavia, il Belgio, l'Olanda e la Germania dispongono di un capitale in evoluzione, ma dove è indispensabile diversificare le linee d'origine. Gli allevatori seri di questi paesi lavorano a questo scopo importando e scambiando fra di loro delle nuove linee di sangue. Al seguito l'Italia, la Spagna e la Francia fanno un'entrata ragguardevole in questo gruppo di appassionati. È salutare per la razza che le cose non si sviluppino a una velocità eccessiva ma è necessario riconoscere che questo cane possiede delle molteplici qualità e uno charme indubbio. Per capire a fondo il carattere dello Shiba è necessario risalire alle sue antiche origini. Utilizzato come ausiliario della caccia, in zone fredde e montagnose, il nostro ha un carattere fiero e determinato, tanto da venir impiegato perfino nella ricerca dell'orso.

Parliamo perciò di un cane sicuramente coraggioso, ma anche estremamente vigile ed a volte diffidente; sola caratteristica di fronte ad animali grossi e selvatici, poteva garantire la sopravvivenza. Può dimostrarsi, nei confronti degli estranei, particolarmente cauto nel lasciarsi avvicinare, quanto meno inizialmente. Tale atteggiamento non deve mai sfociare in una eccessiva diffidenza o peggio in paura (che deve essere considerata grave difetto da penalizzare sia a livello espositivo sia in riproduzione). Abituato a cacciare in muta non ha alcuna difficoltà a convivere con altri cani, gatti o eventuali "inquilini" che possiate avere in casa, le sue ridotte dimensioni non devono far pensare a un cane giocattolo, i giapponesi lo definiscono un "grande cane in una piccola scatola" proprio per il suo potenziale e la sua grande versatilità. Caparbio e intraprendente, metterà più volte alla prova la nostra pazienza. Dovremo fargli capire che siamo noi a comandare, abituandolo alle situazioni non gradite, in modo graduale ma costante, la chiave del successo con lo Shiba è evitare gli eccessi, sia in permissivismo sia in rigore. I risultati non tarderanno ad arrivare, e riuscirete ad instaurare con il cane un rapporto eccezionale, che renderà la vostra convivenza piacevole e serena.

Non dimentichiamo che a dimostrazione della sua addestrabilità, nei paesi in cui è più diffuso, viene spesso utilizzato nelle prove di Agility Dog. Altra peculiarità, sicuramente non comune dello Shiba è la sua innata attitudine alla pulizia. Sin da molto piccolo, si dimostra particolarmente incline a non sporcare nel luogo in cui dimora; basterà consentirgli un minimo sufficiente di uscite all'aperto, nell'arco della giornata e almeno due da adulti perché il cucciolo non sporchi più in luoghi indesiderati, risolvendo quello che spesso è un problema, dato che si condivide l'appartamento con un cane. A tale proposito è un bene ricordare che lo Shiba non ha alcun problema a vivere in casa o all'aperto, anche in climi molto freddi, in quanto protetto da un denso sottopelo. Un punto che lo accomuna con gli altri suoi simili, e che se lasciato da solo per gran parte della giornata tende ad intristire ed a diventare particolarmente indipendente e distaccato. È perciò fondamentale dedicare ogni giorno un po' di tempo al nostro amico a quattro zampe, anche perché sicuramente riceveremo da lui molto di più di quanto gli daremo.

Data di pubblicazione dello standard originale valido: 16 giugno 1992. Utilizzazione: Cane da caccia per uccelli e piccoli animali, cane da compagnia. Classificazione PCI: Gruppo 5 (cani Spitz e tipo primitivo) Sezione 5 (Spitz Asiatici e razze relative). Finalmente nel 1934 fu unificato lo standard di razza. Nel 1937 10 Shiba fu designato come monumento nazionale, dopodiché la razza fu allevata e migliorata per diventare la superba razza conosciuta oggi. Nel loro passato ci sono il San'in, il Mino e il Shinshu. Il San'in sono a loro volta i discendenti di razze ancora più antiche: la Sekishu e la Imba, provenienti dalle province di Shiman e Tottori. Da quella di Gifu provenivano invece i mino, mentre dalla provincia di Nagano, e discendente del Mikawa, provenivano gli Shinku. Si trattava di cani con differenze anche sensibili: i primi erano per esempio più grandi degli Shiba attuali, i secondi erano sensibilmente più piccoli ed erano caratterizzati dalla Saski-0 (coda pendente). C'erano poi delle differenze nei colori: i San'in erano macchiati, talvolta senza le calze bianche come si vede invece nei nero-rossi di oggi. Gli Shinshu presentavano invece già allora le caratteristica tessitura a doppio strato dello Shiba con un pelo di copertura leggermente duro e un sotto pelo denso e morbido. Il loro colore era preferibilmente rosso.

Se da questi ultimi si è avuto il pelo (che era rosso fuoco anche Mino) altre caratteristiche erano già ben fissate in questi progenitori dello Shiba moderno: al San'in si deve lo stop, le orecchie e gli occhi invece arrivano dal patrimonio cromosomico del Mino. L'abilità degli allevatori giapponesi fu infatti quella di saper prendere il meglio ora qui ora là. Vedi come dal Mino è stato tramandato il taglio degli occhi e il loro colore bruno scuro, ma non la coda pendente; così dai Shinshu è stato selezionato il tipo di pelo eliminando dallo stesso una tendenza a portare nel colore la maschera nera ed eliminando un altro difetto tipico dei discendenti di Mastsumaro, uno dei più celebri campioni di quella linea di sangue, che trasmetteva degli occhi leggermente troppo rotondi. Da allora sono rimasti colori differenti pur se all'interno della stessa razza e senza che vi siano limitazioni di accoppiamento. Così come nell'Akita la tonalità preferita è il rosso, possibilmente acceso. Gli Shiba di questo colore sono detti Aka-lnu. C'è poi il sesamo, detto Aka-Goma, che consiste in una particolare carbonatura del pelo che partendo chiaro alla radice va via via scurendosi fino a essere nero sulla punta. Altro colore è il nero-rosso che deve presentare macchie bianche sui piedi, sul torace e sulla coda, mentre il nero monocolore fa sì che il cane non sia considerato uno vero Shiba. Simile al sesamo, che è una mescolanza di rosso, bianco e nero dove il rosso domina, c'è il nero-sesamo (detto Kurogoma) in cui a dominare è invece il nero. Il meno amato, il meno apprezzato a livello espositivo, ma comunque ammesso fra i colori possibili, è il bianco.

Complessivamente questi cani devono avere le sembianze di una volpe. Dal passato, infine, hanno ereditato due tare genetiche: la displasia dell'anca (che si sta cercando di arginare con appositi controlli) e la mancanza di denti (fino a quattro possono mancare), difetto questo ultimo ritenuto retaggio dell'imbreeding operato nel passato.

I nostri cani

Fomingold Akeno

Fomingold Akeno

Makoto Samurai Made in Italy

Makoto Samurai Made in Italy

Samurai Giardini di Meiji

Samurai Giardini di Meiji

Handzimemasite kurosawa akira

Handzimemasite kurosawa akira

Ch. Akira Samurai

Ch. Akira Samurai

Merkulov Izumi Sum

Merkulov Izumi Sum

Lady Black Samurai

Lady Black Samurai

Yukiko Samurai

Yukiko Samurai

Ch. W.W. 2015 Merkulov Daichi Isami

Ch. W.W. 2015 Merkulov Daichi Isami

Tomoko Giardini di Meiji

Tomoko Giardini di Meiji

Kitai

Kitai

 Baciami Ancora S.

Baciami Ancora S.

Merkulov Izumi Sum

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 Merkulov Lei Hana

Merkulov Lei Hana

Koshiwa No Saemi Go Koshiwasou

Koshiwa No Saemi Go Koshiwasou

Hanashou go Shun'You Kensha

Hanashou go Shun'You Kensha

Masatsune Sanuki Kawanishi

Masatsune Sanuki Kawanishi

Hokka Howasou

Hokka Howasou

Pirika

Pirika

Akita Mamoru Male

Akita Mamoru Male

Isenishiki Go Shimahantousou

Isenishiki Go Shimahantousou

Samurai Isami Merkulov

Samurai Isami Merkulov

Samurai day

1° Samurai Day


Il 17 Giugno 2012 nel meraviglioso parco naturale la Selvotta, Roma, si è svolto il primo "Samurai Day" e il primo raduno "I Giardini di Meiji".
Come primo raduno siamo pienamente soddisfatti di quante persone e di quanti amici Shiba hanno aderito.
Eravamo 123 persone e 55 shiba, logicamente tutti gli shiba che erano presenti facevano parte dei due allevamenti e risiedevano sul territorio laziale.
Numerosi erano i bambini presenti, che si sono trovati a far parte di una meravigliosa baby giuria!
Con goliardiche votazioni hanno premiato il miglior maschio nero e rosso e la miglior femmina nera e rossa.
Sono state distribuite delle meravigliose magliette a tutti i partecipanti, con lo scopo di non dimenticarsi della bellissima giornata trascorsa insieme ai nostri amici a 4 zampe!
Io (Gianni Zozzaro) e la mia amica allevatrice Lisa Manni, vogliamo ringraziare di cuore tutti i presenti, anche per la pazienza avuta nei vari intoppi.
Diamo appuntamento a tutti, anche ai nuovi arrivati e a chi verrà in futuro, per il 2° Raduno che si terrà nel 2013 con luogo e data da definire!

Infinitamente grazie!

Allevamento Samurai Made in Italy
Allevamento I Giardini di Meiji

2° Samurai Day

Il 1° Maggio 2013 a Rieti in un posto incantevole, si è svolto il secondo "Samurai Day" e il secondo raduno "I Giardini di Meiji".
Siamo pienamente soddisfatti di quante persone e di quanti amici Shiba sono intervenuti.
Sono giunti da tutta Italia, da Milano a Cosenza, abbiamo riunito molte località d'Italia.
Sono state distribuite come promesso delle meravigliose magliette a tutti i partecipanti, con lo scopo di non dimenticarsi della bellissima giornata trascorsa insieme ai nostri amici a 4 zampe!
Abbiamo avuto un piacevole colloquio con tutti i partecipanti, (
un ringraziamento particolare all'allevatore di Akita - Francesco Fazio), che ci ha dato una mano affinché riuscissimo a organizzare il tutto nei migliore dei modi!
Io (Gianni Zozzaro) e la mia amica allevatrice Lisa Manni, vogliamo ringraziare di cuore tutti i partecipanti, e anche chi per altri motivi non è potuto essere dei nostri.
Diamo appuntamento a tutti, anche ai nuovi arrivati e a chi verrà in futuro, per il 3° Raduno che si terrà nel 2014, (con data da definire), quasi sicuramente nella stessa location.

Infinitamente grazie!

Allevamento Samurai Made in Italy
Allevamento I Giardini di Meiji

3° Samurai day


Per il terzo anno consecutivo nello splendido Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano,
nell'Agriturismo  "Il Castagneto", si è svolto lo Shiba Day!
Un ringraziamento particolare come sempre, a tutti i partecipanti e ai loro bellissimi Shiba.
E un ringraziamento per la gentile partecipazione, con un seminario sulla razza Shiba,
del Giudice Internazionale Maria Grazia Miglietta.


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Allevamento I Giardini di Meiji

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