LETTERA AL PRESIDENTE TRUMP
Roma 21.3.2020.
Abbiamo creato un nuovo Movimento politico, il cui nome è Ameritalia e il cui scopo, è quello di unire l’Italia agli Stati uniti!
Amiamo l’Italia e amiamo anche l’Europa, ma è un fatto certo che questa Europa non esiste, se non sulla carta , che ha traditole sue origini e i suoi scopi, che non vi sarà una reale Unione Europea per i prossimi 200 anni.
Se tutto va bene, ci vorranno 4 generazioni per spegnere le velleità di affermazione e predominio, dei singoli Stati nazionali europei.
Come è evidente si tratta di un periodo troppo lungo per le nostre vite e per quelle dei nostri figli, perché la vita è ora!
Questa Europa infatti, è bruciata dalle gelosie dei singoli stati nazionali, che rivendicano ancora il primato, rispetto agli altri stati.
La cessione della nostra sovranità all’Europa , che è avvenuta e sta avvenendo, nella speranza di una maggiore coesione e funzionalità dell’Europa e nel rispetto degli impegni generati dai trattati, ha determinato, solo povertà e disperazione per il nostro Paese.
Ancora oggi, non vi è una politica unitaria, né a livello economico, né a livello sociale, né di aiuti alle famiglie e ai lavoratori né a livello internazionale.
E d’altronde storicamente, non sarebbe stato possibile, visto che ci siamo combattuti fino a 75 anni fa.
E nessuno può negare, che questa Europa, ha compresso e spezzato la nostra economia nazionale, ed ha seminato disperazione, miseria e calamità sul Popolo italiano.
E allora , non è meglio essere governati dal Presidente degli stati Uniti, che dal vertice concusso di questa Europa?
2.
E’ giunto quindi il momento di una scelta realistica, che dia speranza e crei un nuovo sogno e una nuova visione per la nostra grande Nazione e dia corpo ad un Futuro più luminoso.
E’ giunto il momento di fare la stessa scelta, che fecero le antiche città, che si allearono con Roma, quando la stessa era la più grande potenza del Mondo e così facendo prosperarono per secoli.
Ma per fare questo, abbiamo la necessità di far venire l’America da Noi e unirci alla stessa.
Nessuno può negare che questa Europa è un fallimento, un Organismo sovranazionale, che non esiste, se non sulla carta dei burocrati e nelle speranze dei padri fondatori.
La nostra economia nazionale, che è cresciuta sul debito, è una torta che va sempre più assottigliandosi, perchè le istituzioni e le leggi nazionali ed europee, non consentono di far crescere la ricchezza.
Il tempo delle mezze misure è finito, occorre una coraggiosa e saggia, che ponga fine al ballo delle promesse e della inconcludenza.
La cosiddetta politica paneuropeista, non consente e non ha consentito all’Italia di essere libera, ed è stata pagata con le misure economiche di lacrime e sangue e con la spersonalizzazione delle identità nazionali, in un processo senza fine di appiattimento e negazione della propria origine.
E tutto questo per cosa?
Per subire direttive etero determinate ufficialmente dall’Europa, ma in realtà dai gruppi di potere economico finanziario, che vivono all’ombra dell’Europa stessa.
Gruppi che condizionano il governo degli Stati, mangiandone l’autonomia decisionale e che si riflettono in modo perturbante sull’ economia dei sistemi politici, traendoli nell’ombra della speculazione selvaggia e senza regole. Gruppi potenti e senza controllo.
Quali sono le prove di ciò?
Non solo una crescita economica praticamente azzerata, ma anche la mancanza di un’orizzonte politico economico futuro.
L'Europa è un sogno sfumato ed è irragionevole continuare a seguire l'onda di un mare di speranze prosciugato.
Abbiamo bisogno oggi più che mai, di una Politica di ampio respiro che ci garantisca prosperità e certezze per il futuro nostro e dei nostri figli.
La premessa essenziale dell'azione politica e la esistenza di un'economia sana è realmente produttiva, che consenta la creazione di ripartizione della ricchezza, poiché non si può dividere ciò che non esiste, non si può dividere una torta che non sia stata creata.
Non è possibile portare avanti una politica interna, realmente attiva e di accrescimento collettivo, laddove la condizione economica dello Stato nazionale non sia sufficientemente sviluppata e in condizioni di ripartire tra tutti l'apporto di ognuno.
Ma tutto questo non basta, è necessario muoversi in un contesto internazionale nel quale non ci siano poteri di contrasto o di blocco dell'azione interna.
Senza tale premessa, non vi è alcun mutamento delle condizioni politiche economiche sociali, che consentono allo stato di ottenere risultati effettivi e non mere chiacchiere
La globalizzazione e il mondialismo sono una tendenza ormai in atto da molti anni, ma che questo momento sono uscite alla luce in maniera prepotente e determinante.
Non è pensabile svolgere una politica interna, realmente benefica per tutti gli appartenenti ad una Nazione, se non consideriamo la sussistenza di un problema enorme, che deriva dalla stessa globalizzazione e che impone ad ogni Stato nazionale, che non sia sufficientemente ricco, grande e soprattutto libero nelle sue scelte economiche si da essere allo stesso tempo indipendente.
In questo momento storico, il potere più grande del mondo è rappresentato dagli Stati Uniti d'America, non ha quindi senso proseguire il nostro cammino con una Europa che non esiste e che genera anzi contrasti e problematiche di impoverimento generale. Soltanto a condizione di diventare uno Stato che fa parte della Confederazione americana avremo la possibilità di una base solida, dalla quale partire per sviluppare il nostro stato il futuro dei nostri figli